Forse non tutti lo sanno, ma Amazon fa già la banca. Amazon Lending concede prestiti alle imprese che vendono i loro prodotti sulla piattaforma, senza peraltro dover fare alcuna istruttoria burocratica. Di chi vende sul proprio sito il gruppo di Jeff Bezos sa sostanzialmente tutto senza dover muovere un dito: giro d’affari, andamento delle vendite, magazzino, solidità finanziaria, affidabilità creditizia. Tutti dati che può ricavare al suo interno. La divisione è arrivata ad avere un giro d’affari di oltre 3 miliardi di dollari.
Siamo solo all’inizio? Potrebbe essere visto che la stessa Amazon sta trattando con colossi del credito Usa come Jp Morgan e Capital One per mettere a punto un prodotto del tutto simile a un conto corrente. D’altra parte altri player dell’hi-tech, da Facebook a Google, da Apple a Samsung, senza tenere conto dei colossi cinesi, stanno mettendo un piede nel mondo dei pagamenti, primo passo per entrare a pieno titolo nei servizi finanziari. Ultima in ordine di tempo è stata Apple che lancia dal 2019 una carta di credito congiunta con Goldman Sachs. Le banche lo sanno e stanno prendendo le contromisure.
Ma le mosse di Amazon sono da seguire con particolare attenzione: qualsiasi settore in cui sia entrato il supermercato online globale è stato trasformato. Andate a chiedere ai negozianti di tutto il mondo cosa pensano dell’innovazione di Bezos… Ma dall’altra parte Amazon è l’app imprescindibile per i più giovani, per i “millennials”, quelli che fanno i loro acquisti onlie al prezzo più basso possibile. Ma anche la fascia d’età che ha meno fiducia nelle banche e più si tiene lontana dai conti correnti tradizionali. Forse le cose alla fine si tengono insieme…
Ho cercato di spiegarlo di persona. Vai al video!